Freud distingue le idee fisse secondo che gli attacchi sono rudimentali, come nella fobìa del velluto, dell'acqua, del metallo; - oppure quando complicansi a crampi o dispnee; ad equivalenti epilettici, od a stati larvati con attacchi di bulimìa, di paura, di vertigini, con perdita di conoscenza, come nell'epilessia.
Le fobìe sistematizzate hanno carattere ereditario: principiano dall'infanzia o dalla pubertà; per lo più si riproducono sotto la medesima forma, con alternative intermittenti, oppure con forme che sorgono e si plasmano secondo gli avvenimenti.
Così un figlio di ematofobi non può veder sangue, o sentirne parlare, senza avere angoscie o deliqui. Uno sofferse la fobìa suicida dopo aver avuto notizie dell'appiccamento d'uno zio; ma, avendo presenziato a un accesso epilettico, venne preso dalla fobìa di essere epilettico. Una madre che aveva orrore fobico del rosso, dopo un ritardo dei mestrui contrasse una fobìa della gravidanza, e così intensa che si dovette fingere di sgravarla.
Qui si vede che al momento etiologico predisponente, eredità, abuso del lavoro, ecc., si devono associare, come nella creazione geniale, per provocare l'ossessione, una sensazione viva, un trauma psichico, come la morte d'un parente, la caduta di una vettura (Pascal), la vista di un morto o di un'epidemia.
L'ossessione è recidiva quando una nuova impressione risveglia l'emozione iniziale; così un giovane, mentre si fa sbarbare, sviene per la gran fame che aveva; e da quel dì, specie quando è dal barbiere, teme di dover morire per fame.
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Pascal
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