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      Attitudini, tendenze non sono che la traduzione di questa attrazione, che orienta la nostra facoltà in un dato senso; e sono l'effetto dell'eredità e della reazione del nostro organismo alle circostanze. Si vede in noi nelle attitudini che richiedono lavoro intellettuale: questo non si può comandare, ma viene in qualche maniera ad accessi e come per necessità di una preceduta capitalizzazione; non lavora chi vuole; mentre l'uomo, trascinato, ossesso dal suo genio, non può disobbedire all'impulsione che lo spinge al suo capolavoro; quella, ossessione si chiama allora ispirazione.
      E l'ispirazione, piacevole per molti genî come sfogo di uno stato angoscioso, è per molti altri dolorosa; Flaubert, per esempio, ci lasciò pagine che provano lo stato doloroso che accompagnava sempre il parto dei migliori suoi lavori, e Chopin, come ci rivelò Giorgio Sand, soffriva altrettanto.
     
     
     
      CAPITOLO XIII.
     
      Classificazione delle degenerazioni ed il genio.
     
      Caratteri speciali di qualche degenerazione. - Per meglio comprendere il carattere epilettico dell'idea fissa e lo stretto rapporto delle varie degenerazioni psichiche, specie dell'epilettica, col genio, gioverà analizzarle più dappresso.
      Quando si studiino, dal lato clinico, le degenerazioni più frequenti nelle malattie mentali, vi s'intravvedono nuove suddivisioni, oltre a quelle classiche, già fissate da Morel e Magnan, per intossicazione, per eredità, ecc. Queste sono certamente vere; ma, come quelle grandi zoologiche, in vertebrati ed invertebrati, pur essendo giuste per sè, hanno bisogno d'una ulteriore suddivisione per essere meglio adatte all'analisi minuta.


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Nuovi studi sul Genio.
Parte II (origine e natura geni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1902 pagine 193

   





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