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      L'affermazione, poi, che l'eccitazione della zona sensoriale dia per risultato l'allucinazione, e quella della zona associativa induca la confusione mentale, è affatto arbitraria. Basta infatti rammentare i casi in cui una sola allucinazione visiva o uditiva turba profondamente la personalità psichica, fino a produrre intensa confusione mentale.
      Nessun sussidio alla dottrina delle aree associative, intese nel senso di Flechsig, apporta l'analisi istologica, la quale se dimostra - come appare dai recenti lavori di R. y Cajal, che ha riconosciuto nove strati nella zona visiva, in confronto dei sette già riconosciutivi dal Meynert e dei cinque attribuiti alla zona motrice, e dalle recenti ricerche dello stesso Cajal, dell'Hammarberg, dello Schlopp - una struttura sempre più differente nelle varie zone corticali, non dimostra però affatto, come fatto costante, una maggiore semplicità di struttura nell'area percettiva rispetto alle aree associative, nel senso del Flechsig.
      II fatto della frequente demenza che riscontrasi negli individui colti da sordità verbale per focolaio distruttivo della prima circonvoluzione temporale, e considerazioni di fatto tendenti a dimostrare che la funzione dell'udito generico e quella dell'audizione verbale si sovrappongono nella medesima area con grande prevalenza, a sinistra, della funzione specifica del linguaggio, rispetto alla funzione generale dell'udito, dimostrano che questa regione ha una funzione specifica di alto valore intellettivo e associativo; invece, dal Flechsig, sarebbe una zona primordiale e intermedia.


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Nuovi studi sul Genio.
Parte II (origine e natura geni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1902 pagine 193

   





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