1398, molto superiore alla media di Parigi (gr. 1304), malgrado la statura fosse solo di m. 1,56.
L'emisfero sinistro è un po' più corto di quello del lato destro (da 3 a 4 mm).
La F.¹ di sinistra si presenta completamente sdoppiata nella sua faccia interna (tipo quaternario di Benedikt?).
Per contro, il piede della F.³ di sinistra è assai ridotto; lo è meno quello della F.³ di destra. Si noti, in proposito, che Bertillon fu dapprima mancino e più tardi ambidestro, e ch'ebbe spiccata difficoltà di parola.
A sinistra la circonvoluzione del corpo calloso è esile.
Il lobulo quadrilatero ha un grande sviluppo. È invece piccolo il lobulo ovolare.
Mentre la regione anteriore del cervello offre uno sviluppo abbastanza notevole, relativamente inferiori, circa la dimensione, sono i lobi temporali e il cervelletto. La relativa piccolezza di quest'ultimo ci appare assai bene nella fig. 3, che rappresenta i profili sovrapposti dei moulages intercraniani di Bertillon e di Gambetta: si vede, infatti, che il profilo di Bertillon sorpassa quasi sempre, e specialmente in avanti e in alto, il profilo di Gambetta, mentre questo lo supera in corrispondenza del cervelletto e della punta del lobo sfenoidale.
[vedi figura 3.gif]
Manouvrier dà, poi, le seguenti cifre;
BertillonGambetta
Larghezza massima del lobo frontalemm. 125
mm. 113
del cervello
110
110
Rapporto tra la larghezza massima del cervelletto e la larghezza massima trasversale
78,0
80,2
Dai due getti intracraniani Manouvrier rileva ancora i seguenti dati, rispettivamente a Bertillon e a Gambetta(81):
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Parigi Benedikt Bertillon Bertillon Gambetta Bertillon Gambetta Manouvrier Bertillon Gambetta
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