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      E così Pizzarro con tre sole anomalìe (di cui una è la presenza della fossetta occipitale mediana) è assai più anomalo dei due Séguin, che ne hanno 9 ciascuno. Lo stesso si dica di Scarpa, molto anomalo, con una sola anomalìa importantissima, ecc.
     
     
     
      CAPITOLO XVI.
     
      La pazzia del genio secondo i pensatori antichi.
     
      Contro coloro che apprezzano una dottrina in ragione della sua antichità, e per questo, appunto, sdegnano la dottrina della psicosi del genio come infetta da troppo audace modernità, o come frutto dello scetticismo scapigliato della età nostra, mi gioverà dimostrare, coll'aiuto del dotto ellenista Bersano(93), quanto quelle conclusioni fossero accette persino all'antichità classica presso coloro, dunque, che noi siamo avvezzi a venerare, fin anche quando sbagliano; e come furono, anzi, accolte concordemente dalle due scuole opposte di Grecia: dalla positivista di Aristotele, come dalla spiritualistica di Platone, ai quali nessuno ebbe il coraggio di voler appioppare che inventassero o favorissero tali dottrine per invidia dei grandi loro contemporanei o dei loro... antenati, come da mediocrissimi o ignorantissimi critici si pretese susurrare oggidì.
      Cicerone in una notevole pagina(94) si fa l'eco delle discussioni che negli ultimi tempi della Repubblica romana commossero le anime timorate dei sacerdoti e degli àuguri, come ora dei sullodati critici. In questa pagina, che tocca la questione del presentimento del futuro, egli, prendendo il suo coraggio a due mani, combatte Aristotele, che rappresenterebbe l'indirizzo seguito dalla mia scuola, in nome del pregiudizio, del senso comune, della religione.


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Nuovi studi sul Genio.
Parte II (origine e natura geni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1902 pagine 193

   





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