Per es., Saul, che già prima dell'incoronazione aveva profetato improvvisamente e con tanto stupore dei circostanti, che ne nacque il proverbio: "Anche Saul è fra i profeti", divenuto re un dì, lo spirito divino malvagio (ruack eloim navà) pesò sopra lui... e profetava (qui impazziva) - vait navà - -nella casa, e con una lancia cercò trafiggere Davide (I, Samuel, XIX, 9, 10, 23; Ricard Mead, Medic. Sacra, III). In Geremia, 29, 20 si legge: "Dio ti ha costituito sacerdote sopra i pazzi ed i profeti (vaneggianti e profetanti) per metterli in prigione". - E quando il figlio del profeta fu mandato segretamente a Jehu da Eliseò per cingerlo re, i compagni di questo, vedendolo uscire dalla casa, dissero: "Jehu, va ogni cosa bene? Perchè è venuto questo pazzo?" (mesugan). - E Jehu: "Voi conoscete l'uomo e il suo senno". - Ma essi dissero: "No, dichiarane schiettamente ciò che disse". - Ed egli: "Ei m'ha detto così e così"; così disse Dio: "Io ti ho unto re" (Re, II, cap. XI, v. 11, 12). - Ed essi, infatti, lo unsero re, il che prova che quel mesugan, pazzo, avesse tutt'altro che un triste senso ai loro orecchi. - Parrebbe che qualche volta venissero considerati i pazzi come profeti, per lo stesso errore per cui i profeti venivano da quell'empia plebe presi per insensati.
Il Kimchi commenta questo passo così: "Chiamavano i profeti per pazzi, perchè talvolta nell'atto del profetare si comportavano a guisa di pazzi - ed anzi uscian di senno -, come è detto di Saul quando profetizzò: "Si spogliò dei suoi abiti", e restavano insensibili ad ogni moto corporeo.
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