Bisogna leggere il Drummond-Hay, per vedere fino a qual grado sia portato il rispetto per i pazzi nel Marocco e nelle tribù nomadi vicine. - "I Berberi dicono che mentre il corpo dei pazzi erra qui, Dio ritiene in alto la loro ragione prigioniera, e non la scioglie che quando pronunciare devono qualche parola; queste quindi si raccolgono come rivelazioni"(117). - Egli stesso ed un console inglese furono in pericolo d'essere uccisi da uno di questi santi di nuovo conio, i quali, nudi, e spesso armati, mettono ad atto il più strano capriccio che loro cada in mente, e guai a chi ne l'impedisca.
Nei Kosa-Cafri il dottore vien nominato dopo una malattia mentale, durante la quale crede vedere le forze dell'acqua, della terra, del cielo, dei cavalli e si agita: i fatti sono esposti al capo, che, secondo l'importanza, ne approva o no la nomina(118).
Secondo Pananti (Viaggi in Barberia) i viaggiatori delle carovane adorano, consultano i pazzi, o santoni, cui tutto è permesso; uno di essi, con una corda, strangolava tutti quelli che venivano al tempio; un altro, in pubblico bagno, violò una donna maritata; e le compagne, con grida di gioia, se ne congratularono col marito.
Gli Ottomani(119) estendono ai pazzi la venerazione che hanno per i Dervisch, e credono siano meglio di tutti in rapporto con la divinità; e fino i ministri li ricevono con rispetto nelle proprie case. - Son detti Eulya, Ullah Deli (divini figli di Dio o, meglio, pazzi di Dio). E le varie sètte dei Dervisch presentano fenomeni molto analoghi a quelli della manìa. Ogni convento - continua il Beck(120) - ha una sorta di preghiera e di danza, o, meglio, di convulsione particolare.
| |
Drummond-Hay Marocco Berberi Dio Kosa-Cafri Pananti Viaggi Barberia Ottomani Dervisch Eulya Ullah Deli Dio Dio Dervisch Beck
|