Un altro, che fu poi generale, Siau, riceveva invece rivelazioni dal Dio figlio, che gli apprendeva a guarire tutti i mali ed a scoprire, a colpo d'occhio, i malfattori.
Pare che a queste allucinazioni dei suoi seguaci il capo Hang-Sion-Tsiuen prestasse pienissima fede; però, quando quelle poco gli convenivano, egli trovava che le erano ispirate dai dèmoni e le annullava.
Con quell'ingegno, che spesso è compagno, spesso effetto di certe manìe, in ispecie ambiziose, il nostro Hang-Sion-Tsìuen seppe approfittare delle persecuzioni; e, parte valendosi della tattica nuova appresa dagli Europei, parte della poca destrezza dell'armata imperiale e dell'odio nazionale dei Chinesi contro i Tartari, si fece sempre più potente, e nel 1850 realizzò la sua allucinazione e s'intitolò e fu imperatore Tin-Ouang (re Celeste), e re divennero i suoi due matti accoliti.
Spiegò egli, dopo, molta abilità tattica e politica, rendendo gli esami eguali per tutti, modificando antiche leggi assurde, obbligando tutti a giurare ed osservare i dieci comandamenti Mosaici, ma non sì però che non si intravvedesse qualche lampo di manìa in mezzo alla molta astuzia ed abilità; per esempio, in un impeto furioso feriva la moglie, che già gli era carissima, e fece morire i suoi diletti accoliti e profeti; volle introdurre massime di comunismo, doppiamente assurde in una terra così devota alla proprietà come la China; diffuse, con strana insistenza, mistiche utopie, esagerate fino all'omicidio.
Nel 1863(125) 1000 individui furono presi a Madagascar dal Riamaningure (tensione), che obbligava a danzare continuamente: i soldati si staccavano dalle file, i capi, che volevano frenarli, finivano per imitarli.
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