Gli Indiani la trattavano con grande rispetto"(130).
V'erano nel Perù, oltre i sacerdoti, le vergini sacre, ecc., dei maghi o profeti d'un ordine secondario, che improvvisavano profezie (dette Hecheloc) in mezzo a convulsioni e contorsioni terribili, e questi erano venerati dal popolo e sprezzati dal ceto più colto(131).
I Patagoni(132) hanno delle maghe e medichesse che profetano in mezzo ad accessi convulsivi; possono essere eletti al sacerdozio anche uomini, ma devono vestire come le donne, e sempre devono aver mostrato, da giovani, particolari disposizioni. - Gli epilettici vi sono eletti di diritto, perchè possedono lo spirito divino.
Nei Caraja, nel Brasile, diventa medico chiunque sia nato o divenuto epilettico, nervoso, disposto dunque alla nevrosi dalla natura(133).
Nei Bilcula del Canadà Dio fa cadere i futuri medici in malattia, durante la quale cantano una formula scongiura, di cui debbono tenere il segreto, e allora diventano medici(134).
J. G. Kiernan dimostra(135) la relazione della pazzia col genio nei popoli nomadi della Mongolia.
I fenomeni presentati dai preti fetici, Shaman, sono talmente simili all'epilessia, per i loro furori e le loro visioni, che i due stati vennero lungamente confusi sotto il solo nome di malattia sacra. È sempre stato creduto che essi fossero dovuti a qualche influenza soprannaturale benigna o maligna, secondo che si procedeva poi a placarla o a scacciarla.
Nei Zulù, Begnana, Giapponesi(136), nei Walla-Walla, nei Sahaptin la professione di medico è ereditaria.
| |
Indiani Perù Hecheloc Patagoni Caraja Brasile Bilcula Canadà Dio Kiernan Mongolia Shaman Zulù Begnana Giapponesi Walla-Walla Sahaptin
|