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      Goëthe a sua volta diceva che ogni poema lirico doveva esser ispirato da qualche grande fatto(149).
     
     
     
      APPENDICE II
     
      (Appendice alla pag. 111 del capitolo XII)
     
      Idea fissa, epilessia ed ossessioni angosciose.
     
      Accessi epilettici sotto forma di angoscia(150). - Vi sono nell'epilessia degli stati d'ansietà, di angoscia, che appaiono come aura preepilettica o come stati alternati con le crisi epilettiche, in qualche caso ne formano il fenomeno principale, essendo secondario quello della convulsione. Per lo più questi accessi d'angoscia si svolgono senza perdita di coscienza, nè vertigine. Non sono in rapporto con condizioni esterne speciali, come la folla, il tuono, ecc.
      Mendel(151), sulle ossessioni, dice che Westphal definì l'ossessione una rappresentazione che ad intelligenza intatta, e senza essere legata a uno stato affettivo, s'impone alla coscienza malgrado la volontà, e impedisce il corso normale delle rappresentazioni che attraversa.
      Mendel vorrebbe che si eliminassero dalle ossessioni certe fobìe, che sono quasi normali. Molte sono fenomeni secondari dell'ipocondria isterica ed epilettica: nell'isterico si svolgono sopratutto nella sfera sessuale, complicansi ad angio-neurosi, possono provocare l'eritrofobìa; negli epilettici offrono ora il carattere di equivalente psichico, ora di aura, ora di fenomeni postepilettici.
      Qualche volta ve ne hanno caratterizzate da un difetto di associazione d'idee. L'associazione non si fa che: o per principio di causalità; per esempio: Perchè l'uomo ha due gambe?


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Nuovi studi sul Genio.
Parte II (origine e natura geni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1902 pagine 193

   





Appendice Westphal