Le Spugne si riproducono in due modi; o per dei germi a guisa di uova, che poi dopo aver nuotato un certo tempo liberi si fissano ad uno scoglio, e fondano la colonia di animali che diverrà la Spugna tal quale noi conosciamo: oppure si riproducono per gemme che si sviluppan sulla Spugna madre, ricordando così ciò che avviene negli alberi, in cui le gemme o occhi danno origine a nuovi rami.
Le Spugne che popolano i mari non sono tutte organizzate nel modo indicato: ve ne hanno molte che immedesimate nello scheletro contengono dei corpi calcarei o silicei chiamati Spicule (fig. 5), che in talune Spugne costituiscono pressochè completamente il sostegno della gelatina vivente, o come vi diceva precedentemente la trama scheletrica della colonia di animali. La forma e grandezza di queste Spicule varia moltissimo nelle singole specie. Spesso anche si trovano delle Spicule di varie forme in una medesima specie, ed alcune sono a guisa ora di lunghi ora di piccoli aghi, alcune altre di Spilli, alcune altre di stelle, alcune altre di clave, di tridenti, e di tanti altri aspetti, che ricordano le apparenze dei piccoli cristalli della neve. È dalla considerazione della presenza o no di questi corpi calcarei e silicei, immedesimati nello scheletro formato dalle fibre cornee o rete fibrocartilagnosa delle Spugne, o soltanto nella massa gelatinosa delle medesime che queste sono state divise in tre gruppi principali, cioè nel gruppo delle Spugne cornee, delle Silicee, delle Spugne calcaree. Fra le Spugne debbono pure annoverarsi quelle di acqua dolce, che si trovano spesso nel fondo delle cisterne e che non di rado ne ostruiscono i tubi, i condotti, guastando le acque per la putrefazione della loro materia gelatinosa.
| |
Spugne Spugna Spugna Spugne Spicule Spugne Spicule Spicule Spilli Spugne Spugne Silicee Spugne Spugne
|