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      Non è così se il Corallo è morto, e di più i suoi tessuti prendono una tinta gialla marcatissima, mentre è giallo-rosso pallido nel Corallo rosso vivente e giallo solfino nel Corallo bianco. Vi diceva che gli animaletti, quando son bene aperti, hanno otto tentacoli di un bel bianco che spicca maggiormente sul rosso della cellula o otricolo dal quale escon fuori. Questi tentacoli, a guisa di petali o di festoni, sono dentellati nei loro margini, ed hanno la superficie coperta di filamenti esilissimi detti cigli vibratili, e sono fissati ad un disco, detto peristoma, che sta sopra un tubo membranoso bianco più o meno cilindrico che costituisce propriamente il corpo del polipo. Questi tentacoli hanno movimenti vivissimi, e una sensibilità tattile la più squisita; talchè al solo avvicinarsi di un animale, sia pur microscopico come un Infusorio, si ritraggono immediatamente. I limiti più ordinarii del diametro rappresentato da due tentacoli opposti, sembrano essere due, tre, o quattro millimetri, raramente un centimetro.
      Riassumendo, il corpo di un polipo si presenta come un sacco, la cui parte inferiore ha le sue pareti proprie confuse colla scorza che riveste la parte pietrosa, mentre che la parte superiore si allunga in un tubo trasparente coronato da otto frangie, e nella cavità del quale le lamine nate dalla circonferenza limitano delle loggie circolarmente simmetriche.
      Studiamo ora la scorza, o, come dicono i naturalisti, il sarcosoma del Corallo. Se si prende dal fondo del mare un ramo di Corallo, si vede che verso le estremità delle ramificazioni, la scorza costituisce quasi sola tutte le parti; oppure il Polipaio, cioè l'asse solido pietroso, è così debole da far credere che quasi non esista.


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Spugne e Coralli
di Pietro Marchi
Editore Treves Milano
1870 pagine 25

   





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