Anche per questi polipi, provenienti da bottoni o gemme, avviene come per la larva una serie di cambiamenti, pei quali una protuberanza dei materiali della scorza in una data località si organizza, si modifica, fino a raggiungere le forme di un polipo eguale a quello proveniente da una larva. Siccome i polipi e principalmente la scorza che da loro dipende, separano i corpuscoli calcarei o scleriti, queste sono accumulate e disposte regolarmente per formare il polipaio, il quale perciò non è una parte esterna e per così dire fuori dell'economia di tutta la colonia dei polipi, ma ne fa parte, come all'incirca per gli animali superiori i pezzi ossei fanno parte del corpo di un animale insieme ai muscoli. Non è ben noto il tempo occorrente per lo sviluppo di un ramo considerevole di Corallo; ed i pescatori ammettono pochi anni ed anche molti lustri come necessarii per un notevole accrescimento. A questo riguardo sono state fatte delle esperienze, che bisogna ripetere, cioè sono stati immersi dei corpi solidi e duri nelle località ove abbondano i Coralli, per vedere la durata del loro accrescimento ritirando dopo qualche anno i detti corpi.
Poche sono le analisi fatte sulla composizione chimica del Corallo. Notissima è quella di Vogel di Monaco, che riferisce alla presenza dell'ossido di ferro, la colorazione rossa, che Fremy ed altri chimici attribuiscono invece ad una speciale materia colorante organica. Ecco dunque l'analisi di Vogel:
Su 100 parti.
Acido carbonico...
27,50
Calce...........
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