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      La moda del Corallo è tanto più persistente nelle razze a colore, per l'effetto maggiore che fa il color rosso sulla tinta nera degli Etiopici e sulla giallastra dei Mongolici.
      Il Corallium rubrum, come è chiamato dagli zoologi, non è la sola specie del genere Corallium; ma vi è pure il Corallium secundum delle Isole Sandwich, ramoso, sub-flabelliforme con polipi in una sola faccia; il Corallium Beckü vicino al rubrum ma con strie più fini. Questa specie però è fossile e si trova nei terreni del periodo detto Miocenico dai geologi.
      In Commercio si conosce anche il Corallo nero detto volgarmente Giajetto; questo però non è calcareo ma corneo, ed è dato da un altro genere di Polipi conosciuto sotto il nome di Antipathes spiralis che si pesca pure nei fondi coralligeni.
      Vi ha poi una specie di falso Corallo bianco che si lavora come quello, ma ha pochissimo valore, ed è chiamato dai pescatori Gramigna a cagione delle articolazioni del tronco. Questo falso Corallo bianco è il polipaio di una specie di Isis.
      Noi vediamo da tutto ciò quale importanza per noi Italiani abbia sotto il punto di vista economico il commercio e l'industria del Corallo, tanto che la Francia non ha mancato nè manca di fare in mille modi ogni tentativo per avocarla a sè. Non saranno perciò mai troppe le cure, le premure che il nostro Governo contrapporrà per salvare questa industria, questo commercio, che da secoli ci appartiene. Sotto questo rapporto rimando chi lo desideri alla lettura della bella Relazione che sopra indicai del mio amico Ferrigni.


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Spugne e Coralli
di Pietro Marchi
Editore Treves Milano
1870 pagine 25

   





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