Pagina (164/483)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      delle navi si trema? E periranno,
      se tu, sangue divin, non ti rivestidi tua fortezza, e non ne rechi aita.
      Gli orgogliosi Troiani e gli alleatiimminente all'armata e al nostro muro
      han posto il campo, e mille fuochi accesi,
      e fan minaccia d'avanzarsi arditi,
      e le navi assalir. Giove co' lampidel suo favor gli affida; Ettore i truci
      occhi volgendo d'ogni parte, e moltodelle sue forze altero e del suo Giove,
      terribilmente infuria, e non rispettané mortali né Dei (tanto gl'invade
      furor la mente), e della nuova auroragià le tardanze accusa, e freme, e giura
      di venirne a schiantar di propria manodelle navi gli aplustri, ed a scagliarvi
      dentro le fiamme, e incenerirle tutte,
      e tutti tra le vampe istupiditiancidere gli Achivi. Or io di forte
      timor la mente contristar mi sento,
      che le costui minacce avversi numinon mandino ad effetto, e che non sia
      delle Parche decreto il dover noilungi d'Argo perir su queste rive.
      Ma tu deh! sorgi, e benché tardi, accorria preservar dall'inimico assalto
      i desolati Achei. Se gli abbandoni,
      alto cordoglio un dì n'avrai, né al dannotroverai più riparo. A tempo adunque
      l'antivieni prudente, ed allontanadall'argolica gente il giorno estremo.
      Ricòrdati, mio caro, i saggi avvisidel tuo padre Pelèo, quando di Ftia
      invïotti all'Atride. Amato figlio,
      (il buon vecchio dicea) Minerva e Giuno,
      se fia lor grado, ti daran fortezza;
      ma tu nel petto il cor superbo affrena,
      ché cor più bello è il mansueto; e tienti
      (onde più sempre e giovani e canutit'onorino gli Achei), tienti remoto
      dalla feconda d'ogni mal Contesa.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Iliade
di Homerus (Omero)
pagine 483

   





Troiani Ettore Giove Achivi Parche Argo Achei Pelèo Ftia Atride Minerva Giuno Achei Contesa