Pagina (196/483)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      di pugnar, d'azzuffarsi e di ferire,
      che sonava nel cor dolce la guerrapiù che il ritorno al caro patrio lido.
      Alza Atride la voce, e a tutti imponedi porsi in tutto punto; e d'armi ei pure
      folgoranti si veste. E pria circondadi calzari le gambe ornati e stretti
      d'argentee fibbie. Una lorica al pettoquindi si pon che Cinira gli avea
      un dì mandata in ospital presente.
      Perocché quando strepitosa in Cipro
      corse la fama che l'achiva armataverso Troia spiegar dovea le vele,
      gratificar di quell'usbergo ei vollel'amico Agamennón. Di bruno acciaro
      dieci strisce il cingean, dodici d'oro,
      venti di stagno. Lubrici sul collostendon le spire tre cerulei draghi
      simiglianti alle pinte iri che Giove
      suol nelle nubi colorar, portentoai parlanti mortali. Indi la spada
      agli omeri sospende rilucented'aurate bolle, e la vestìa d'argento
      larga vagina col pendaglio d'oro.
      Poi lo scudo imbracciò che vario e belloe di facil maneggio tutto cuopre
      il combattente. Ha dieci fasce intornodi bronzo, e venti di forbito stagno
      candidissimi colmi, e un altro in mezzodi bruno acciar. Su questo era scolpita
      terribile gli sguardi la Gorgone
      col Terrore da lato e con la Fuga,
      rilievo orrendo. Dallo scudo posciauna gran lassa dipendea d'argento,
      lungo la quale azzurro e sinuososerpe un drago a tre teste, che ritorte
      d'una sola cervice eran germoglio.
      Quindi al capo diè l'elmo adorno tuttodi lucenti chiavelli, irto di quattro
      coni e d'equine setole con unasuperba cresta che di sopra ondeggia
      terribilmente. Alfin due lance impugnamassicce, acute, le cui ferree punte


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Iliade
di Homerus (Omero)
pagine 483

   





Atride Cinira Cipro Troia Agamennón Giove Gorgone Terrore Fuga