il tessalico telo, e gių dal cocchiolo scosse. Allor dič volta ai corridori
l'auriga Arëitōo; ma del Pelėde
l'asta il giunge alle spalle, e capovoltotra i turbati cavalli lo precipita.
Quale infuria talor per le profondevalli d'arido monte un vasto fuoco
che divora le selve, e in ogni latol'agita e spande di Garbino il soffio;
tale in sembianza d'un irato iddiod'ogni parte si volve furibondo
il Pelėde, ed insegue e uccide e rossafa di sangue la terra. E come quando
nella tonda e polita aia il villanodue tauri accoppia di ben larga fronte
di Cerere a trebbiar le bionde ariste,
fuor del guscio in un subito saltelladi sotto al piede de' mugghianti il grano:
del magnanimo Achille in questa formagl'immortali cornipedi sospinti
i cadaveri calcano e gli scudi.
L'orbe tutto del cocchio e tutto l'assegronda di sangue dalle zampe sparso
de' cavalli a gran sprazzi e dalle rote.
Desėo di gloria il cuor d'Achille infiamma,
e l'invitte sue mani tutte sozzeson di polve, di tabe e di sudore.
LIBRO VENTESIMOPRIMO
Ma divenuti i Teucri alle bell'ondedel vorticoso Xanto, ameno fiume
generato da Giove, ivi il Pelėde
intercise i fuggenti; e parte al muroper lo piano ne incalza ove testeso
davan le spalle al furibondo Ettorre
scompigliati gli Achei (per l'orme istesseor dispersi si versano i Troiani,
e a tardarne il fuggir densa una nebbiaGiuno intorno spandea), parte negli alti
gorghi si getta dell'argenteo fiumecon tumulto. La rotta onda rimbomba,
ne gemono le ripe, e quei mettendocupi ululati, nuotano dispersi
come il rapido vortice li gira.
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Iliade
di Homerus (Omero)
pagine 483 |
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Arëitōo Pelėde Garbino Pelėde Cerere Achille Achille Teucri Xanto Giove Pelėde Ettorre Achei Troiani
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