Poichč per altro la luce si diffonde e propaga per ogni lato; rimbalza e riflette sui corpi; si spezza e rifrange nei differenti mezzi, pei quali trapassa; si scompone e disperde in varii colori; si ripiega e diffrange ai lembi dei corpi, e viene variamente alterata, o come dicono polarizzata in certe determinate occasioni; e finalmente induce modificazioni le pił svariate nell'organo sensorio; cosģ a seconda di questi sei ordini di fatti la trattazione presente verrą scompartita in sei distinti Articoli.
ARTICOLO I
PROPAGAZIONE DELLA LUCE
3. Nozioni preliminari.
Innanzi tratto uopo č stabilire alcuni fatti, ed i vocaboli usati a rappresentarli.
I. SCOLII. 1° il Sole, le stelle, le fiamme, i corpi roventi sono visibili da ogni lato ed in ogni tempo; invece i pianeti, la Luna, tutte le cose terrestri non infiammate nč arroventate non sono visibili, che quando e dove sono esposte al Sole o almeno ad una fiamma. Insomma alcuni corpi posseggono da sč il principio della loro visibilitą, ed altri da quei primi lo ricevono. In altri termini, alcuni corpi splendono di luce propria, ed altri di luce altrui.
2° La esposta avvertenza ci fa conoscere che non sempre la luce viene direttamente da un corpo a modificare i nostri occhi; ma talora imbattendo sopra qualche oggetto č rimbalzata da questo, e cosģ viene agli occhi nostri per farci vedere non l'oggetto, da cui essa emana, ma quello dal quale č stata riverberata.
3° I quali fatti non sarebbero possibili, se la luce non traversasse speditamente l'aria, come trapassa (chi non lo są?) per l'acqua, pel vetro, e in qualche modo anche per la carta.
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