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      4. Propagazione per sfere.
      Prescindiamo per ora dal caso eccezionale, in cui la luce trapassando per un diafano gradatamente pił o meno denso, o lambendo i lembi assai sottili di un opaco, corre per linee curve. Perciņ possiamo stabilire la seguente proposizione generale.
     
      I. TEOREMA. La luce si propaga per ogni verso e per linee rette.
      Dimostrazione della prima parte. La luce del Sole giunge su tutti i Pianeti, in qualunque lato essi si trovino: la luce di una lampada illumina una camera in ogni parte: ciascun punto di una parete illuminata, o di un vetro smerigliato esposto alla luce, si vede da ogni lato della camera medesima. Ma nessun oggetto puņ restare illustrato, nč verun occhio puņ essere modificato, se la luce non pervenga fino al medesimo occhio od oggetto. Dunque ogni specie di luce, tanto la emessa dai luminosi, quanto la diffusa dagli illuminati, si propaga tutt'intorno per ogni verso.
      Dimostrazione della seconda parte. A volere impedire, che la luce proveniente da un punto lucido non pervenga in un dato sito, č necessario collocare un corpo adiafano precisamente nella retta che congiunge questo sito con quel punto. In altri termini: la luce si propaga a quel modo medesimo, in cui dal centro di una sfera tutti i raggi si avviano alla sua superficie.
     
      II. DEFINIZIONI. 1° Ciascuna linea di luce, che da un punto lucido va sopra un punto illuminato, si chiama raggio.
      2° Č detto fascetto o pennello lucido un insieme di raggi, che partono da un punto lucido, e giungono sopra una piccola superficie.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





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