IV. SCOLII. Fra i fotometri meritano particolare menzione quello di Weatstone, e l'altro di Rumford.
1° il fotometro di Wheatstone consiste (fig. 8.) in una perla di acciaio collocata all'orlo di un disco di sughero (S), sostenuto da una ruota (ro) dentata, che ingrana nella scanalatura interna di un tamburo o anello metallico. Siccome il perno della ruota (ro) è infilato in un braccio (o), il quale, per mezzo di un'asta che trapassa per l'asse del tamburo, è connesso ad un manubrio (M); così, girando questo manubrio medesimo, la detta ruota (ro) viene a concepire due movimenti, uno di rotazione (rSP) intorno al proprio asse, l'altro di rivoluzione (nel senso della freccia) intorno alla circonferenza dell'anello internamente scanalato. Ognuno vede che la perla dovrà descrivere una epicicloide (fig. 10.); e se il numero delle scanalature del tamburo sarà quattro volte quello dei denti della ruota; questa dovrà fare quattro rotazioni in ogni rivoluzione, e la epicicloide conterrà quattro epicicli. A misurare poi la intensità relativa di due fiamme, si collocano queste a tale distanza fra loro e dal fotometro, che la perla colpita dalla loro luce mostri al medesimo osservatore due punti brillanti, ed ugualmente brillanti. il che allora si sarà ottenuto, quando le due epicicloidi parallele appariranno della medesima intensità, ossia ugualmente vivaci.
2° il fotometro di Rumford consiste (fig. 12.) in una lastra semitrasparente (S), per esempio di vetro smerigliato, dietro la quale si pone uno stilo opaco (A), e dopo questo le due sorgenti di luce (L,L'), delle quali si vuol misurare la intensità. Ma a questo scopo si dee aver l'avvertenza di collocare le due luci a tal distanza dall'opaco (A), che le due ombre (m,n) prodotte (da A) sulla lastra (S) si tocchino coi lembi, e sieno ugualmente intense.
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Weatstone Rumford Wheatstone Rumford
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