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      Chè essa riempie tutto l'Universo, e senza defletter mai dalla sua direzione, nè recare il minimo impedimento ai pianeti, lo scorre in tutti i sensi e con velocità sì sorprendente, che in soli otto minuti percorre quello spazio, cui la più veloce palla di cannone non potrebbe travalicare in men di sei anni. Essa traversa francamente ben 50 miglia d'aria, invade l'oceano fino a grande profondità, trapassa per cristalli assai grossi, penetra gli strati superficiali di tutti i corpi opachi, i quali ridotti ad estrema tenuità divengono semitrasparenti. Essa dipinge i fiori e i frutti dei più vaghi colori; al suo apparire tutta si allieta la natura; senza di lei languirebbe la vegetazione; noi condurremmo una vita grama e melanconica, e le nostre cognizioni ed occupazioni rimarrebbero ristrette fra angustissimi limiti. Ma ci dispensa da ogni altra considerazione il sapere, che fra tutte le creature corporee la luce è la primogenita dell'Altissimo.
     
     
      ARTICOLO II
     
      RIFLESSIONE DELLA LUCE
     
      8. Fenomeno della riflessione.
      I. SCOLIO. Entri in una camera oscura per un foro un fascetto di raggi solari, i quali vadano ad investire una porzione della opposta parete, in mezzo a cui trovisi un piccolo specchio. Da ogni parte della stanza sarà visibile nel suo proprio colore quella zona della porzione di parete illustrata dal Sole, la quale circonda lo specchio; e tanto essa zona sarà più visibile, quanto la sua superficie sarà men tersa e levigata. Fin qui non abbiamo che il noto effetto della luce diffusa o irregolarmente riflessa.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





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