E trovandosi lo specchio stesso (I) perpendicolare al piano medesimo, la sua normale è parallela al detto piano; e però equidista da questo con ogni suo punto. Per conseguenza il piano di incidenza è parallelo al piano del circolo graduato. Lo stesso dicasi del piano di riflessione. Perchè il sito (R), per cui il raggio riflesso (IR) traversa il vetro smerigliato (R), dista di fatto dal piano del circolo graduato, quanto ne dista il centro dello specchietto. Di più; questi due piani, paralleli ad un terzo, ànno un'intersezione comune; e questa è la normale sollevata dal punto di incidenza. Dunque stanno per diritto uno coll'altro.
Dimostrazione della seconda parte. il circolo metallico verticale è graduato in modo, che sull'estremo superiore del suo diametro verticale, si trova segnato lo zero, e sopra i due estremi del diametro orizzontale sono impressi due 90°. Basta quindi guardare a qual grado del primo quadrante corrisponda il foro del diaframma, ed a quale il sito del vetro smerigliato traversato dal raggio riflesso corrisponda nel secondo quadrante. Sempre si ritroverà che, qualunque sia il valore dell'angolo di incidenza, i detti due gradi sono rappresentati dal medesimo numero.
III. COROLLARIO. Dunque il piano di riflessione è sempre normale al piano riflettente. Infatti il piano di incidenza è per definizione sempre perpendicolare al piano riflettente.
10. Fenomeni prodotti da uno specchio piano.
I. DEFINIZIONE. I Geometri dicono simmetrici due punti relativamente ad un piano, quante volte questi giaciano su di una stessa retta normale al piano, e ad ugual distanza uno al di qua, l'altro al di là del piano medesimo.
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Geometri
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