III. COROLLARII. 1° Dunque i raggi provenienti dal punto medio del raggio geometrico, coincidente coll'asse principale di uno specchio sferico concavo di piccola apertura, nel riflettersi procedono tutti paralleli fra loro. Dacchè è manifesto che, per l'eguaglianza degli angoli di incidenza e di riflessione, questo caso è perfettamente inverso a quello della proposizione seconda; e però l'andamento dei raggi riflessi in questo caso sarà precisamente quello dei raggi incidenti nel caso supposto nella detta proposizione.
2° Dunque i raggi provenienti da un punto lucido, collocato sulla superficie di uno specchio o concavo o convesso, sono per dritto coi rispondenti riflessi. Giacchè quanto più il punto lucido si approssima allo specchio, tanto divien più grande l'angolo di riflessione: e però questo alla distanza minima, o nulla, sarà massimo, ossia retto. Retto sarà dunque anche l'angolo che fanno i raggi riflessi coi raggi geometrici dello specchio. La qual cosa evidentemente importa, che i raggi lucidi riflessi sieno altrettante prolungazioni degli incidenti.
14. Produzione delle imagini per mezzo degli specchi.
I. DEFINIZIONI. 1° il punto fisico, nel quale si rincontrano di nuovo tutti i raggi di un fascetto, quelli cioè che provengono da un punto solo, si denomina foco.
2° il foco dei raggi, che nell'incidenza furono paralleli, vien contraddistinto col nome di foco principale.
3° La distanza del foco dalla superficie dello specchio vien detta distanza focale: e nel caso del foco principale chiamasi distanza focale principale.
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