II. il foco di un punto più vivido sarà più intenso, e meno intenso quello di un punto meno brillante, o di una macchia vuoi solare, vuoi lunare; essendo il primo costituito da un maggior numero di raggi lucidi, e da un minore il secondo. III. Finalmente, ove si trattasse di un oggetto variopinto, ai punti bianchi di esso risponderanno fochi bianchi nell'imagine, ai punti rossi fochi rossi, gialli ai gialli, e via dicendo; perchè i fochi sono formati dai raggi lucidi che provengono dai punti splendenti dell'oggetto, ed i raggi medesimi non si alterano in colorazione (8. I) sullo specchio. Si avrà dunque dell'oggetto un'imagine la più fedele e quanto alla figura dei contorni, e quanto alla distribuzione dei chiaroscuri, e quanto alla colorazione. La differenza, che trovasi fra oggetto LL', SS', ed imagine FF', sta in questo che l'imagine non è sempre grande come l'oggetto; forse è capovolta; e, quando trattasi di uno specchio convesso, è formata non dai raggi lucidi, ma dalle prolungazioni loro, ossia dai fochi virtuali:
Dimostrazione della seconda parte. Anche di un oggetto terrestre, collocato a breve distanza da uno specchio sia concavo sia convesso, si ottiene con questo l'imagine. Questa seconda parte della proposizione potrebbe dimostrarsi razionalmente, deducendola, come la prima, dalla legge fondamentale di Catottrica. Ma tale dimostrazione è fondata sopra considerazioni algebriche, le quali non possono aver luogo nella Fisica sperimentale, e però ricorreremo al fatto.
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Catottrica Fisica
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