I. DEFINIZIONI. 1° Per sede dell'immagine s'intende il sito, dove si forma tale imagine, e precisamente la distanza che corre fra il punto medio dell'immagine medesima e la superficie dello specchio.
2° Per natura si vuole significare la realtà o la virtualità delle imagini.
3° Grandezza indica la relazione, che passa fra le dimensioni dell'oggetto e quelle dell'imagine.
4° Colla parola giacitura si esprime la positura delle imagini; cioè se esse sieno diritte o capovolte.
5° Si dice diritta l'imagine, se la sua parte superiore rappresenta la parte superiore dell'oggetto; e capovolta, se avviene l'opposto. E perciò l'immagine di un oggetto sottovolto si dice diritta, se anch'essa sta sottosopra.
II. SCOLII. Per giudicare delle sopraddette cose bisogna regolarsi secondo alcuni generali criterii.
1° A determinare la sede(6) delle imagini prima si risolvono i principali problemi, i quali sono implicitamente contenuti nelle leggi che abbiamo già studiate; e poi quasi per interpolazione si ritrova la soluzione di tutti gli altri. E però sempre si supporrà, anche senza dirlo, che lo specchio sia di piccola apertura: chè su questa ipotesi poggiano le sopraddette leggi.
2° A ritrovare la natura delle imagini, basterà decidere, se i raggi riflessi sieno convergenti o divergenti(7).
3° A pronunciare sulla grandezza si dovrà ricercare quali delle due cose, oggetto od imagine, disti più dal centro di curvatura. Giacchè (fig. 29.) le due linee (LL', FF'), che misurano le grandezze dell'oggetto e dell'imagine, sono due rette parallele racchiuse fra i due assi (LF, L'F'), che partendo dai punti estremi dell'oggetto s'incrocicchiano al centro (C) di curvatura.
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Grandezza
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