Quindi il braccio, che porta il vetro smerigliato (R) si traslochi fino all'incontro del raggio rifratto. Con questa disposizione si vede, che il raggio incidente ed il rifratto procedono parallelamente al circolo graduato. Ora questo, trovandosi in un piano verticale, è anche perpendicolare al livello dell'acqua. Dunque anche la retta (NO) normale al livello dell'acqua sarà parallela al circolo stesso. E però i due piani (di incidenza e di rifrazione) saranno paralleli al piano del circolo graduato. Ma di più essi ànno una retta comune. Dunque costituiscono un piano solo ortogonale al dirimente.
Dimostrazione della seconda parte. Si portino i due regoli o scale (P e Q) alla stessa distanza dal livello dell'acqua; e si traguardi a quali numeri delle loro divisioni corrispondano con tutta esattezza gli assi (ID, IR) dei due bracci metallici.
Questi due numeri rappresentano i valori dei due seni, l'uno dell'incidenza, l'altro della rifrazione. Or bene: col variare dell'incidenza variano ambidue questi numeri, ma il loro quoto rimane costante(16).19. Riflessione totale.
I. SCOLIO.La luce nel trapassare due dati mezzi prima in un senso, poi nell'opposto, per esempio prima dall'aria all'acqua, e poi dall'acqua all'aria, si rifrange (com'è naturalissimo) nella maniera medesima, ma in senso inverso; in guisa che l'indice di rifrazione si rovescia.
II. DEFINIZIONI. 1° È chiaro che la luce può passare da un mezzo meno rifrangente ad uno più rifrangente, sotto qualunque angolo di incidenza, fosse pur di 90°. Ma l'angolo di rifrazione sarà in quest'ultimo caso il massimo; e suol chiamarsi angolo limite(17).
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