2° Ove la luce trapassi da un mezzo più rifrangente ad uno meno, in modo che l'angolo di incidenza uguagli l'angolo limite; l'angolo di rifrazione che se ne ottiene (che varrà appunto 90°), ed il raggio stesso rifratto, prendono il soprannome di rasenti.
3°. Ma se in quest'ultimo caso l'angolo di incidenza superi l'angolo limite, quello di rifrazione dovrà essere maggiore di 90°. il che equivale a dire che la luce non si introdurrà nel secondo mezzo, ma ritornerà indietro ripiegandosi nel mezzo medesimo, donde provenne. il quale fenomeno suol appellarsi riflessione totale. Riflessione; perchè la luce torna nel mezzo stesso: totale; perchè non ne passa affatto nell'altro mezzo, nè è diffusa dal piano dirimente.
III. PROPOSIZIONE. La riflessione totale segue la legge fondamentale di Catottrica.
Dimostrazione. Risulta da tutti i fatti, che il raggio, il quale, invece di rifrangersi entrando nel secondo mezzo, rimbalza nel primo, non solo si trova nel medesimo piano col raggio incidente; ma invece di fare un angolo di riflessione grandissimo, ossia appena minore di 90°, lo fa uguale in tutto all'angolo di incidenza(18).
IV. COROLLARIO. Dunque un mezzo diafano potrà, per la sola disposizione delle sue facce, diventare opaco relativamente ad una determinata incidenza della luce. Dappoichè se (fig. 36.) un cilindro di vetro (CI) sia tagliato da una parte (C) normalmente all'asse suo, e dall'altra (I) a 45° coll'asse medesimo; un raggio di luce, che vi entri secondo l'asse (LI), cadrà sulla faccia (I) obliqua sotto un'angolo di incidenza (LIP) uguale a 45°, che pel vetro è maggiore dell'angolo limite: e però darà una riflessione totale (IR). Per la qual cosa, ricoprendo intorno intorno il cilindro stesso con una sostanza opaca, e dirigendo l'occhio verso la parte (I) obliqua, nessun raggio di luce entrerà nell'occhio; e quindi il cilindro medesimo apparirà opaco, ad onta che sia di tersissimo cristallo, ed una sua faccia (C) sia esposta ai vivi raggi del Sole.
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Ove Catottrica Sole
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