E comunemente questa direzione è parallela all'asse cristallografico.
Anzi vi à dei cristalli, e può dirsi in generale, esser quelli di sistema irregolare cioè non simmetrico, nei quali trovansi due direzioni, intorno a cui tutti i fenomeni sono simili, e nel cui piano trovandosi il raggio incidente, la luce non si divide in due. È tale, per esempio, il solfato di calce, il topazio del Brasile, ed il talco.
II. DEFINIZIONI. 1° il dividersi che fa un fascetto di luce in due, quando s'introduce in certe sostanze singolari, chiamasi birifrazione, ed anche doppia rifrazione.
2° Le sostanze nelle quali accade la birifrazione, sono chiamate birifrangenti, o doppiamente rifrangenti.
3° Quello dei due mezzi fascetti, del quale si verifica la legge cartesiana, è detto raggio ordinario, e l'altro chiamasi raggio straordinario.
4° Si denomina ordinaria l'imagine prodotta dal raggio ordinario, e straordinaria l'altra.
5° La direzione, intorno a cui tutti i fenomeni di birifrazione avvengono in simmetria, dicesi asse ottico; ed anche asse di birifrazione.
6° Un piano condotto per l'asse ottico, e perpendicolare ad una faccia o naturale o artificiale del cristallo birifrangente, viene appellato sezione principale.
7° Si chiama poi sezione perpendicolare quella, che è formata da un piano, su cui l'asse ottico insiste perpendicolarmente.
8° I cristalli, che ànno due assi, diconsi biassi.
9° Nei cristalli biassi la linea, che divide in due metà l'angolo formato dai due assi, vien detta linea mediana ed anche intermediaria.
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