10° Si denomina linea supplementare la retta, che divide in due metà il supplemento dell'angolo formato dai due assi.
11° il rapporto, che si ritrova fra il seno dell'angolo di incidenza, e quello della rifrazione straordinaria, suole nominarsi indice straordinario.
12° Poichè in alcuni cristalli, come sarebbe il quarzo, l'indice straordinario supera l'ordinario; ed in altri, verbigrazia, nel carbonato di calce, e nella tormalina accade l'opposto; così quelli vengono detti cristalli positivi, e questi negativi.
III. LEGGI. 1° Ove il piano d'incidenza giaccia nella sezione principale, il raggio staordinario ubbidisce alla legge della medesimezza dei piani: ove poi giaccia nella sezione perpendicolare, oltre la detta legge, si verifica anche quella della costanza dell'indice di rifrazione straordinaria. Infatti, facendo girare nel suo piano un cristallo a facce parallele, nel primo caso l'imagine straordinaria passa due volte nel piano d'incidenza, nel secondo l'una e l'altra imagine resta ferma.
2° Nei cristalli biassi ambidue i raggi sono straordinarii; ciò non ostante uno dei due si uniforma alle leggi della rifrazione nel piano perpendicolare alla linea mediana, l'altro in quello perpendicolare alla linea supplementare.
IV. L'incontrarsi tutti insieme di tanti raggi di luce nei fochi di varie lenti poste una dopo l'altra, senza che perciò si confondano o si alterino a vicenda; il loro successivo riaprirsi in opposti fascetti atti a dare imagine fedeli, nitide, e assai splendenti degli oggetti, donde provengono; i vantaggi che traggonsi dalla rifrazione per aumentare la intensità della luce, e la nostra forza visiva; i perfezionamenti e gli aiuti che ne sono derivati alle belle arti; le scoperte che debbonsi al microscopio ed al telescopio; le meraviglie della fantasmagoria; il portento della fotografia non possono a meno di non recarci un immenso stupore.
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Ove
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