Or non è che sotto questa deviazione massima, che il fascio emergente è sensibile all'occhio. Ed a ragione. Dacchè tutti quei raggi emergenti che, provenendo da incidenze disuguali, soffrono deviazioni pure ineguali, quanto più si allontanano dall'acqua, tanto più ancora si allontanano fra di loro: e così camminando sparpagliati diminuiscono talmente d'intensità, che alla distanza dell'occhio non sono abbastanza efficaci per produrre la visione. Ma se una data quantità variabile divaria con tal legge, che, dapprima gli aumenti o le diminuzioni crescono fino ad un certo limite, (nel quale essa stessa aggiunge il suo massimo o minimo valore), e poscia le diminuzioni o gli aumenti ripassano per i primieri valori; certamente i valori prossimi al massimo e al minimo diversificano pochissimo fra loro e possono prendersi per costanti. Dunque i raggi emergenti prossimi a quello che soffre la deviazione massima, saranno più spessi, sensibilmente paralleli, e però sensibili all'occhio. Poichè dunque i raggi rossi, avuto riguardo alla loro speciale rifrangibilità, ànno (come risulta dal calcolo e dall'esperienza) per deviazione massima 42°, 1', 40''; così sotto tale angolo non pervengono all'occhio separatamente dagli altri ed efficacemente, che i raggi rossi. Parimente, siccome la deviazione massima dei raggi violetti è stata trovata essere 40°, 16'; così sotto tal deviazione non saranno visibili che i raggi violetti. Ed essendo le deviazioni massime dei raggi intermedii date da archi parimenti intermedii ai sopraddetti, sotto questi angoli non saranno efficaci che successivamente i colori intermedii dello spettro.
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