Ora appunto la deviazione minima pel rosso, supposto 60° l'angolo rifrangente, è circa 22°; e per gli altri colori è alquanto più grande; deve dunque (fig. 72.) il piccolo alone (aa) formarsi a 22°, ed avere il rosso nel suo concavo. II. Quanto poi al grande alone (AA) di 46°, può ripetersi il detto fin qui; colla differenza che, secondo Cavendish; si deve sostituire l'angolo rifrangente di 90° a quello di 60°. il che non è fuori di ragione; mentre gli aghetti di ghiaccio si offrono talora in prismi esagonali a basi piane. Ora in questi vi sono 12 angoli di 90° formati dalle due basi colle sei facce laterali; e la minima deviazione per un tale angolo è 45°, 44°. La rarità poi delle basi piane combina colla rarità dei grandi aloni, la maggiore grandezza dell'angolo rifrangente concorda colla maggior separazione dei raggi, la piccolezza delle basi piane si concilia colla minor vivezza dei colori: insomma l'ipotesi coincide anche col fenomeno dei grandi aloni. III. Posto che l'atmosfera sia tranquilla, come avviene in occasione degli aloni, la maggior parte degli aghi di ghiaccio saranno costretti dalla resistenza dell'aria a cadere verticalmente. Allora lo splendore dell'alone riuscirà più vivace a ciascuna estremità del diametro orizzontale; il quale per conseguenza terminerà un poco all'esterno in due chiazze splendide (B,T), le quali non sono infine che i parelii del piccolo alone. IV. Quelli poi del grande (Q, U) possono essere prodotti dai raggi che, avendo subìte due deviazioni minime del medesimo senso in due prismi verticali, daranno una deviazione totale uguale alla somma delle due deviazioni, e quindi proietteranno l'imagine del Sole a una distanza doppia del 22°, ossia a circa 46°. V. Sono analoghe le spiegazioni delle altre meteore di questo genere; quali sono gli archi tangenti (MN, XY'), il cerchio parelico (CP), l'antelio (S), i parantelii, le colonne verticali, e i paraseleni(36).
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Cavendish Sole
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