31. Spiegazione della colorazione dei corpi.
I. DEFINIZIONI. 1° Quella porzione di luce che, imbattendo in un corpo tendente al nero vuoi opaco, vuoi diafano, non e nč diffusa, nč riflessa, nč trasmessa, dicesi assorbita: ed il fatto ā nome assorbimento.
2° Suole denominarsi indice di trasparenza la maggiore o minore quantitā di luce, che puō essere trasmessa da un dato corpo pių o meno trasparente.
3° Un corpo, il quale traguardato in una direzione mostri un colore, e in un'altra ne manifesti uno diverso, da dis due volte, e chroa colore, č detto dicroico; e dicroismo dicesi il fatto.
II. PROPOSIZIONE. La colorazione dei corpi opachi o diafani non č che una parziale diffusione o trasmissione.
Dichiarazione. Questa proposizione significa che un corpo intanto mostra il tale colore, in quanto o lascia passare, o diffonde per riflessione irregolare i raggi di un dato colore a preferenza di tutti gli altri, cui esso estingue o, come dicono, assorbe.
Dimostrazione. Innanzi tutto s'ā da provare che queste parziali diffusioni e trasmissioni non sono una pura ipotesi, ma una veritā suggerita dai fatti; e quindi che esse bastano a spiegare tutti i fenomeni della colorazione dei corpi. Ora le seguenti considerazioni dimostrano l'una e l'altra cosa. I. Principieremo dal ricordare quell'avvertenza, che fu giā fatta generalmente per tutte le proprietā particolari, ed č che la diafanitā e la opacitā non significano la trasparenza perfetta, o l'assoluta impossibilitā fisica del passaggio della luce a traverso di un dato corpo.
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Suole Principieremo
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