Infatti l'oro è opaco, eppure ridotto a foglietti sottili lascia passare un poco di luce; l'acqua è diafana, ma per un suo strato grossissimo la luce non passa; su di un'alta montagna si vengono più stelle, che dalla valle; il Sole può impunemente rimirarsi all'orizzonte, quando cioè la sua luce traversa uno strato più spesso e denso d'aria. Anzi queste proprietà medesime possono variare in un medesimo corpo, col solo cangiarsi della disposizione delle sue particelle, e secondo l'uniformità o difformità delle rifrazioni che soffre la luce nell'interno dei corpi. Dappoichè il, cronne ridotto in polvere diviene opaco, ma poi ritorna diafano, se vi si mesca un liquido dotato della medesima rifrangenza; l'idròfana diviene semitrasparente nell'acqua, e la carta nell'olio; ed in generale i corpi cristallizzando divengono diafani: serva d'esempio il diamante, il quale non è che carbone cristallizzato. II. E venendo più dappresso al nostro tema, non vi à corpo perfettamente acroico; il che significa che ogni corpo di fatto assorbe qualche colore a preferenza di ogni altro. E questo assorbimento, come dimostra Herschel, non avviene alla sola superficie, ma anche nell'interno dei corpi o diafani od opachi. La soluzione d'oro, nell'acqua regia concentrata, ad 8 pollici di grossezza è rossa o ranciata; coll'assottigliarla successivamente diventa gialla, poi verde, quindi azzurra, e infine di color indaco. In generale un colorato prende un colore tanto più cupo, quanto è più grosso, e viceversa: tantochè la schiuma di ogni liquido, la polvere di ogni solido colorato, il vetro scuro soffiato in bottiglie finissime diventano bianchi.
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Sole Herschel
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