Si è anche detto che queste riflessioni, del tale piuttosto che del tal altro colore, provengono dalla disposizione e giacitura delle lamine che costituiscono un corpo; e che però una goccia d'olio, che cada sopra un panno bianco, in tanto macchia, in quanto depone nei pori del panno delle laminette, che non diffondono o riflettono più tutti i colori dello spettro.
.4° Si è domandato ancora se intanto i corpi sieno diafani, in quanto la luce passa pei loro pori. Herschel à risposto che no: e con certe sperienze à creduto poter dimostrare che, se un foglietto d'oro è semitrasparente, ciò avviene perchè la luce passa proprio per le molecule o per gli atomi solidi dell'oro medesimo.
5° Conservati così i colori ai diversi raggi della luce, siamo giunti ad una spiegazione soddisfacente della colorazione dei corpi, dello spettro e di qualche pirometeora. Platone avea creduto che i colori fossero prodotti da una fiamma, che scaturisse dai corpi. Aristotile li riguardava come una meschianza del nero col bianco; e veramente, considerando il nero come prodotto dall'assorbimento di tutti i raggi, ed il bianco come risultante dalla diffusione imparziale parimente di tutti i colori, potrebbero dirsi una parziale nerezza. Ma era impossibile dare la teorica dei colori prima che Monsignor De Dominis Vescovo di Spalatro ritrovasse i fenomeni della dispersione, e prima che Newton li promulgasse ed illustrasse colle sue dotte scoperte. Se non che può domandarsi: ma i raggi stessi della luce sono poi essi medesimì colorati?
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Conservati Monsignor De Dominis Vescovo Spalatro Newton
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