I. SCOLII. 1° Non molto dissimili ai sopra descritti sono i fenomeni, che si ottengono per la luce,
la quale (fig. 76.) si spicca da un punto lucido, o dal fuoco di una lente (L), ed è riflessa da due specchi (SI, S'I) pochissimo inclinati fra loro. Infatti anche in questo caso accogliendo la luce riflessa sopra un corpo (FB) capace di diffonderla, si veggono su di esso le solite frange (F, B, C).
2° Ad intendere i caratteri distintivi di questi nastri, dal punto luminoso L, o dal fuoco L della lente, si abbassi una perpendicolare Lh sullo specchio SI, e si prolunghi altrettanto al di là dello specchio medesimo, cioè fino ad A. Parimente dallo stesso punto L si abbassi e si prolunghi altrettanto, cioè fino ad A', un'altra perpendicolare Lk sull'altro specchio S'I. In A ed in A' si ritroveranno le due imagini del punto lucido L. Congiunto pertanto il punto A con A' per la AA', e divisa questa per metà in M, si conduca una retta MIK, la quale partendo da M trapassi per la intersezione I dei due specchi. Or bene: le frange, che si ottengono per luce omogenea, I. sono parallele all'intersezione I dei due specchi II. sono simmetriche al di qua e al di là del piano MK, in cui giace la detta intersezione ed il punto M; III. ànno gli assi su delle iperboli, i fuochi delle quali giacciono sulle dette imagini A ed A', ed il centro comune è sul detto punto medio M.
3° La distanza fra una frangia e l'altra è varia per i diversi colori dello spettro. Donde la spiegazione delle frange colorate nel caso, che la luce incidente sia bianca.
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Parimente Congiunto
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