4° Ma quello che più sorprende si è che intercettando i raggi, i quali si avviano ad uno dei due specchi, spariscono tutti i nastri, la luce si diffonde con minore intensità di quella delle frange luminose, ma uniformemente. il che mostra come il fenomeno provenga da un'azione, la quale si esercita dai raggi riflessi da uno specchio su quelli riflessi dall'altro.
II. DEFINIZIONE. il fenomeno delle frange, ottenute per la luce riflessa da due specchi, fu chiamato interferenza.
III. PROPOSIZIONE. Le frange prodotte dalla luce omogenea riflessa da due specchi, che stanno quasi per dritto fra loro, sono chiare là, ove la differenza del cammino della luce è pari; dove poi tal differenza è dispari, sono scure.
Dimostrazione. Questa per chiarezza divideremo in tre parti.
1° Un punto qualunque, per esempio K, della retta MC, la quale passa proprio in mezzo alle due imagini e per la intersezione degli specchi, dista ugualmente dall'una, e dall'altra delle due imagini A ed A'. Dappoichè AA' è la corda del circolo (11. I. 2a), che passa pel punto lucido e per le imagini, ed à il suo centro nella intersezione degli specchi, certamente la retta IM, che parte dal centro I di quel circolo, e va al punto medio M della corda AA', deve essere perpendicolare alla corda stessa. Dunque i triangoli M K A, M K A' sono uguali; perchè sono rettangoli, ed ànno uguali i due cateti AM, ed A'M, e comune l'altro MK. Per conseguenza saranno uguali anche le ipotenuse AK ed A'K; e però ogni punto della MC equidista da A', e da A. Ond'è che il raggio luminoso Lc, il quale, quando è riflesso da SI, trapassa in C la MI, ed il raggio Ln, il quale, dopo essere stato riflesso da S', passa parimenti per C, percorrono due strade uguali.
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