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      Di più i diversi raggi, ugualmente lontani dall'asse e ripartiti su di una medesima circonferenza, provano modificazioni assai differenti nei loro piani di polarizzazione. Infatti, se (fig. 96.) si rappresenta con BIEC la pianta del fascetto al momento in cui esce dalla lama cristallizzata, e per IC il piano primitivo di polarizzazione, è evidente I. che i raggi I e C restano polarizzati nel piano primitivo, poichè il loro piano di polarizzazione coincide colla sezione principale IC, cui traversano; II. che i raggi B, ed E restano parimente polarizzati nel loro piano primitivo, perchè il loro piano di polarizzazione è perpendicolare alla sezione BE, cui trapassano; III. che un raggio intermedio OD, polarizzato secondo DR si divide in due altri, l'uno ordinario polarizzato secondo OD, l'altro straordinario polarizzato secondo FK. Più OD sarà vicino ad IC, più il raggio ordinario sarà intenso, e debole lo straordinario. Ma i raggi situati in IC o BE, essendo polarizzati parallelamente alla sezione principale, rimarranno estinti dall'analizzatore. Invece ogni raggio intermedio, ordinario o straordinario, darà nascimento ad uno straordinario, che traverserà la tormalina analizzatrice. Di più i raggi collocati nello stesso azzimutto, avendo per la loro obliquità percorso strade disuguali nella lamina e nella tormalina, potranno dare per interferenza punti o luminosi o scuri. E siccome intorno all'asse AO tutto è simmetrico, si formerà una serie di anelli alternamente colorati o scuri.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428