E poichè i Greci chiamavano elektron l'ambra, e magnes la calamita, e tali attraimenti furono creduti essere proprietà esclusive dell'ambra stessa e della calamita; così la cagione della prima classe di fenomeni ebbe nome elettricità, e magnetismo fu chiamata la cagione dell'altra. Se non che, come più tardi si è riconosciuto, ambedue quelle cagioni non risiedono unicamente o nell'ambra o nella calamita; nè producono sole attrazioni, ma anche delle repulse; e di più il principio cui, in occasione di temporale, debbonsi i terribili fenomeni sopra enunciati, è quello stesso che attrae i corpi leggieri verso l'ambra; anzi, come si è recentemente dimostrato, il magnetismo stesso non è in sostanza diverso dall'elettrico.
Poste le quali cose, non recherà maraviglia, se il presente Capo, cui abbiamo intitolato dall'elettricità, dovrà abbracciare anche il discorso delle virtù magnetiche. Anzi da questo prenderemo le mosse.
ARTICOLO I
VIRTÙ DELLA CALAMITA
42. Leggi fondamentali del magnetismo.
I. PROPOSIZIONI. 1° La calamita attrae alcune sostanze, e ne respinge altre, con forza prevalente in due estremità opposte.
Dimostrazione. Una pallina di ferro dolce o di bismuto sia tenuta da un filo sospesa a pendolo. Presentandole un pezzo di calamita, il pendolo abbandona la verticale, e se è di ferro, va ad accostarsi alla calamita, se di bismuto, se ne allontana. Inoltre questi movimenti sono più energici, se ai pendoli si espongano le due estremità della calamita; anzi, se questa si ravvolga nella limatura di ferro, e poi si sollevi, trarrà (fig.
| |
Greci Capo
|