I PROPOSIZIONE. Una sostanza magnetica, finchè si trova in presenza di una calamita, ne assume le virtù.
Dimostrazione. A convincerci di questo basterebbe anche solo osservare che se (fig. 101.) da una sbarra di calamita pendono dei filamenti di limatura di ferro, è segno che tutte le particelle del ferro (meno le prime che toccano la calamita) sono attratte dal ferro divenuto esso medesimo per un momento il soggetto delle attrazioni magnetiche. Ma anche senza ciò, si prenda una sbarra di ferro dolce (cioè senza carbonio e non temperato), la quale non dia verun segno magnetico, e si avvicini gradatamente per un suo estremo ad un polo di una calamita. Prima anche di giungere al contatto con questa à già la forza di tenere appesa della limatura in gran copia. Anzi, se la sbarra sia di una giusta lunghezza e venga tenuta verticale, si vedrà che la limatura si posa in maggior copia sugli estremi. il che indica come anch'esso abbia i suoi poli e la linea neutra. Nè questo ferro, tutt'ad un tratto calamitato, manca della virtù comunicativa, almeno di questo genere di cui stiamo parlando: perchè (fig. 112.) ad esso può rimanere attaccata un'altra sbarra di ferro dolce, e a questa una terza.
Appena per altro il ferro dolce si allontana dalla calamita, o da quell'altro ferro dolce, da cui sta ricevendo questa calamitazione, non mostra più veruna virtù magnetica. Dunque ecc.
II. DEFINIZIONI. 1° La passeggiera calamitazione del ferro dolce. dovuta alla presenza della calamita, si chiama influenza ed anche induzione magnetica.
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