2° La virtù comunicativa della calamita, quando si esercita per sola influenza, riceve il nome di virtù induttiva.
3° Quell'insieme di cilindretti di ferro (fig. 112.), che per induzione si attaccano uno all'altro, si denomina catena magnetica.
III. SCOLII. 1° Sembra che l'influsso debbasi ad un'attrazione, che il fluido del polo della calamita induttrice esercita verso quello eteronimo che si ritrova nel ferro dolce, e ad una ripulsione contro l'omonimo. Infatti l'effetto dell'influenza è eliso, se (fig. 113.) al polo (A) della calamita influitrice si approssimi l'eteronimo (B') di un'altra sbarra calamitata. Non già che con questo i fluidi magnetici, i quali debbono supporsi in ogni sostanza magnetica, si traslochino sul corpo influiito. Ma certamente quei due fluidi, che prima dell'influsso si trovano disordinati su ciascuna particella del ferro, sotto quest'attrazione e ripulsione sono orientati o disposti con quell'ordine, e forse avviati a muoversi con quella regolare e cospirante direzione, donde dipendono le manifestazioni del magnetismo.
2° L'influenza è scambievole: perchè sembra che le virtù della calamita stessa, che esercita l'influenza, in quell'atto si esaltino. il che, a dir vero, non accade che lentamente, per ragione della forza coercitiva, maggiore certamente nelle calamite stabili.
3° È però che, a conservare la sua forza ad una calamita, e a fare anche che la venga aumentando, giova tenerla in esercizio; o, in altri termini, giova farle esercitare continuamente l'influenza almeno sopra un'àncora.
| |
Quell
|