116.). Anzi con questo strumento, cui chiamano pendolo elettrico, si vede che l'elettrico può esercitare anche delle ripulsioni. Dappoichè strisciando sulla lana un bastoncello (S) di ceralacca, e poi appressandolo al pendolo elettrico, questo ne resta attratto. Ma, se avvenga che il pendolo tocchi la ceralacca, dopo fugge (fig. 117.) da questessa; come osservò per primo Ottone Guerike.
5° Se non che l'elettricità, che si svolge nella resina strisciata sulla lana, non si diporta verso un dato corpo leggiero nella maniera stessa, in cui si diporta verso il medesimo quella che si svolge nel vetro strisciato parimente sulla lana. Imperocchè quel pendolo, che è respinto dalla ceralacca, viene attratto dal vetro strisciato sulla lana: e per converso un pendolo elettrico, che sia stato in contatto con un vetro sì fatto, è respinto da questo, e rimane attratto dalla resina. Quindi l'apparenza di due diverse elettricità notata da Dufay.
6° il pendolo coi contatti sopraddetti assume una porzione dell'elettrico, che si era svolto sulla resina, e sul vetro. Ma esso lo perde col porlo a contatto col vetro, se prima lo fu colla resina; e viceversa. È però che le due elettricità si ritengono opposte una all'altra, come in Matematica le quantità positive si oppongono alle negative.
7° Siccome poi tutti i corpi, quando mostrano gli effetti dell'elettricità, si diportano o come la resina strisciata sulla lana, o come il vetro strisciato sulla medesima; così le elettricità si suppongono essere due sole.
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