L'energia delle quali vien misurata, contando sul micrometro il numero di gradi di torsione che soffre il filo, quando il piano di prova orizzontale mobile è avvicinato al piano fisso verticale il doppio, il triplo, ecc. di prima.
II. DEFINIZIONI. 1° I coibenti, poichè non recano impedimento alle azioni elettriche, diconsi dielettrici.
2° Sono chiamati adielettrici i deferenti, in quanto impediscono l'effetto delle attrazioni o ripulsioni dell'elettricità.
3° Una lastra di metallo comunicante col suolo, siccome difende dalle azioni elettriche i corpi che tiene dietro di sè, vien detta lamina riparatrice.
4° La quantità di elettrico esistente in un dato corpo suol dirsi carica elettrica.
5° Chiamansi elettroscopii gli strumenti che indicano la presenza dell'elettrico.
6° Sono detti elettrometri quelli, che ne misurano la carica.
III. POSTULATO. Col mettere a contatto due sfere conduttrici uguali in tutto, una delle quali sia elettrizzata e l'altra no, la elettricità deve spartirsi ugualmente su di ambidue. Verità tanto ovvia e naturale, che non à bisogno di essere dimostrata.
IV. PROPOSIZIONI. 1° Le attrazioni e ripulsioni elettriche sono proporzionali alla carica.
Dimostrazione. Si elettrizzi una sfera metallica, è poi se ne misuri l'energia col piano di prova, e colla bilancia di Coulomb. Dopo ciò si faccia comunicare la sfera elettrizzata con un'altra uguale, ma neutra; con che la carica si sarà ugualmente ripartita sulle due sfere. Ebbene: misurando di nuovo la forza della prima, si trova diminuita di metà. Mettendola un'altra volta in comunicazione colla stessa sfera già diselettrizzata, l'energia delle attrazioni e ripulsioni diviene la quarta parte.
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Chiamansi Coulomb
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