Dimostrazione. Coulomb col suo piano di prova e colla sua bilancia trovò, che su di una sfera la intensità elettrica è la medesima in ogni parte: ma su di una ellissoide essa è massima negli absidi; come pure su di un conduttore che abbia dei sottosquadri, o in due sfere metalliche a contatto, nelle parti rientranti è minima e quasi insensibile, ed assai grande nelle sporgenti e libere.
III. COROLLARII. 1° Dunque la intensità dell'elettrico aumenta col diminuire la superficie esterna e libera, diminuisce invece coll'aumentare la superficie medesima,
2° Dunque coll'aggomitolare una catena metallica elettrizzata, debbono rinforzarsi i segni o effetti dell'elettricità; debbono questi invece indebolirsi coll'aprire, esempigrazia, la canna di un canocchiale metallico, che sia stato elettrizzato mentr'era chiuso.
3° Dunque un conduttore puntuto, ossia terminante in una o più punte, possiede sulle punte la più grande intensità.
51. Passaggi dell'elettrico di uno in altro corpo.
I. SCOLII. 1° I migliori deferenti dell'elettrico sono i metalli, l'antracite, la piombaggine, il carbone di legno calcinato, le piriti, la galena, il lino. Conducono men bene l'elettrico le dissoluzioni saline, l'acqua liquida e vaporosa, i vegetali, il corpo umano, e tutti i corpi umidi. Sono cattivi conduttori il solfo, la resina, la gomma lacca, la guttapercha, l'essenza di trementina, la seta, il vetro, le pietre preziose, i carboni non calcinati, gli olii, e gli aeriformi asciutti.
2° Non vi à un perfetto deferente, nè un perfetto coibente; e sembra che il riscaldamento diminuisca la coibenza.
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