2° il rifluire dell'elettrico sopra un deferente o per diffondersi nel terreno, o per neutralizzarsi col suo eteronimo, chiamasi corrente.
3° La corrente č detta istantanea o continua, secondo che il passaggio sopra un dato deferente accade in un tempo inapprezzabile, o per un tempo abbastanza lungo. Ma per corrente senz'altro s'intende sempre un flusso, che duri per un tempo valutabile.
4° Supponiamo che la corrente venga rappresentata da un individuo disteso sul conduttore colla testa dalla parte del corpo negativo, e i piedi verso il positivo, e colla faccia rivolta ad un prossimo ago calamitato, o (se questo non v'č) rivolta al suolo. La destra e la sinistra di quest'individuo ideale chiamansi la destra o la sinistra della corrente.
5° Si dice dispersione il disseminarsi dell'elettrico per l'aria e pei sostegni coibenti, od anche per le punte.
6° L'apparente entrare dell'elettrico nel corpo puntuto č detto assorbimento.
7° il violento slanciarsi dell'elettrico da un corpo ad un altro ā nome scarica.
8° Lo sforzo, che fa l'elettricitā per iscaricarsi e disperdersi intorno, č detto tensione(49).
9° Chiameremo tensione indifferente quella, per la quale l'elettrico si sforza di riversarsi dovunque; e tensione parziale o polare l'altra, onde l'elettricitā č tesa e si spinge verso una determinata direzione.
10° il venticello prodotto dall'elettricitā dicesi aura.
11° L'aureola di luce che apparisce sulla punta č detta stelletta.
12° Chiamasi fiocco o pennello elettrico il cono di luce, che emana dal corpo elettrizzato.
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Supponiamo Chiameremo Chiamasi
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