Tutto ciò mostra, che la sostituzione di un altro coibente all'aria può aumentare l'influsso; e che insomma vi è una differenza fra coibente e coibente, per proteggere questo fenomeno. Anzi gli effetti sopra descritti riescono più intensi e visibili collo zolfo, che colla gomma lacca: come si vede frapponendo nell'esperienza di Faraday una lastra di zolfo fra i due primi dischi (A e C), ed una di gommalacca fra il mediano (C) e l'ultimo (B). Quest'ultima lama di poco diminuisce l'effetto dello zolfo. Per apprezzare le quali cose è utile sopprimere i pendolini, e far comunicare ciascuno dei due dischi estremi con una delle due liste d'oro (A,B), isolate fra loro, di un particolare elettrometro (fig. 155.).
3° Ma per confrontare la diversa attitudine dei dielettrici a permettere l'influsso, Faraday adopera una particolare bottiglia di Leida (fig. 156.). L'armatura esterna della quale è formata da due emisferi (B, E) simili a quelli di Magdeburgo; e l'armatura interna è costituita da un globo (C) sostenuto da un'asta deferente terminata in una palla (A) ed isolata dagli emisferi per un grosso tubo di gommalacca, cui essa traversa. Fra gli emisferi, e il globo rimane uno spazio (mn), che si riempie di diverse sostanze solide, ed anche aeriformi. Si prendono due di questi apparecchi, uno pieno d'aria e l'altro di gommalacca; si carica l'armatura interna del primo, e con un piano di prova se ne misura la carica alla bilancia di torsione. Quindi si mettono per un momento in comunicazione i due strumenti, e poi si misura di nuovo la carica del primo.
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Faraday Faraday Leida Magdeburgo
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