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      Ond'è che la teoria così detta chimica, proposta da Fabroni di Pavia, à un gran fondamento di verità.
      2° Come pure è certo, che la parte più interessante del fenomeno consiste in un continuo movimento, o flusso di elettricità. E però, senza adottare verun sistema, possono assai propriamente usurparsi tutti i vocaboli derivati da elettromozione.
      3° Sono elettromotori di prima classe i metalli, ed il carbone ben calcinato; sono di seconda classe i liquidi. Ma fra i metalli stessi il rame e lo zinco si ritengono per i migliori.
      4° La natura dell'elettrico che svolgesi per elettromozione su di un dato corpo varia colla natura delle sostanze in contatto. Lo zinco, il ferro, lo stagno, il piombo, il bismuto, e l'antimonio divengono +i nel contatto col rame; nel caso stesso divengono -i l'oro, l'argento, ed il platino.
      5° Quanto alle combinazioni chimiche, si dicono ritrovate da Becquerel le seguenti leggi, I. Nelle combinazioni l'ossigene e l'acido divengono + i, ed i combustibili e le basi si fanno - i. II. Nelle decomposizioni accade l'opposto. III. Nelle doppie decomposizioni, l'equilibrio delle forze elettriche non è disturbato.
      6° È un fatto che la grandezza della tensione di un elettromotore non dipende dall'ampiezza della superficie, o del volume dell'elettromotore. D'altra parte la medesimezza di tensione in corpi di diversa ampiezza suppone diversa intensità, o accumulazione di elettrico. Deve dunque distinguersi accuratamente la quantità dell'elettrico, che si sviluppa per elettromozione, dalla tensione, che esso medesimo raggiunge.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





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