12° La velocità di propagazione della corrente è varia per reofori di diversa natura. Per esempio la relazione fra tale velocità in due reofori uno di rame, ed uno di ferro, a parità di condizioni in tutto il resto, è come 9:5.
13° La detta velocità non cangia col variare il numero degli elementi elettromotori.
14° La medesima è indipendente dalla sezione trasversale dei reofori.
15° La presenza di un conduttore disposto parallelamente al reoforo, ma isolato da questo, diminuisce dassai la velocità della corrente. Infatti questa talora è stata trovata (54. III. 4°) assai maggiore di quella della luce; ma nei fili telegrafici si è verificata ora 20, ora 50 ed ora 100 volte minore. Basti dire, che nei fili dei telegrafi sottomarini o sotterranei spesso impiega fino un secondo a chilometro.
II. COROLLARII. 1° Dunque l'intensità della corrente dev'essere tanto maggiore, quanto è minore la sezione trasversale del conduttore. Infatti appena è dimostrata la legge 3a che cioè l'elettricità dinamica non si porta alla sola superficie, ma si distribuisce uniformemente su tutta l'estensione del conduttore omogeneo, già è manifesto che la intensità deve crescere di tanto, di quanto s'impiccolisce la sezione trasversale del reoforo. Corollario che spiega perchè questo nelle sue parti più ristrette attragga più limatura di ferro, e maggiormente si riscaldi.
2° Dunque l'intensità assoluta della corrente è proporzionale direttamente alla somma delle forze elettromotrici, ed inversamente alla somma delle resistenze.
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