Supponendo dimostrata la legge, che l'intensità della corrente è in ragione inversa della lunghezza del filo, per cui scorre; si può (con questo apparecchio) dalla lunghezza varia, che deve darsi al filo, per ottenerne una determinata deviazione, inferire l'intensità di una corrente data. La lunghezza poi del filo è misurata da certi indici, che sono messi in moto dai cilindri sull'estremità opposta a quella, ove ritrovasi il manubrio.
4° Siccome nel galvanometro le deviazioni sono proporzionali all'intensità della corrente fino a 20° solamente; e quindi per le deviazioni maggiori è necessario avere in pronto una tavola fatta espressamente; così per la misura delle correnti più intense suole piuttosto adoperarsi l'apparecchio nominato bussola dei seni. Al centro (fig. 214.) di un cerchio orizzontale graduato (B) ritrovasi un ago calamitato (I); un secondo ago (K) di rame, fissato al primo, serve a determinare il grado segnato dall'ago calamitato (I); e sopra un cerchio verticale di rame (M), pel cui centro passa la bussola, viene ravvolto il filo di rame percorso dalla corrente. Tutto questo sistema è retto da un piede (O), che può girare unitamente ad un nonio (C) intorno ad un asse verticale, passante pel centro di un altro circolo fisso e graduato (H). Prima si colloca nel piano del meridiano magnetico il circolo verticale, e poi si fa passare la corrente: quindi l'ago devia. Allora si gira il circùito (M), fino a che trapassi pel piano verticale determinato dall'ago calamitato.
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