ARTICOLO V
INDUZIONI ELETTRODINAMICHE
64. Induzione elettrodinamica.
Faraday nel 1831 scoperse che:
I. PROPOSIZIONE. In un circùito metallico chiuso si eccita una corrente istantanea inversa, quando principia a correre l'elettrico per un prossimo reoforo, ed un'altra pure istantanea ma diretta, quando l'elettricità cessa di correre pel detto reoforo.
Dimostrazione. I. Abbiansi (fig. 216.) due spirali piane verticali, portate da due piedi mobili in guisa, che si possano agevolmente avvicinare o allontanare a vicenda: le due estremità (H, K) di una di esse sieno tenute una per mano da uno stesso individuo, oppure si uniscano ai capi del filo del galvanometro; e le altre due (P, Q) si facciano comunicare coi poli di un apparecchio elettromotore.
Appena si chiude questo secondo circùito, si avverte un flusso istantaneo di elettricità, che corre pel primo in senso inverso a quello della corrente voltiana; se poi s'interrompe la circolazione di questa, subito una commozione dell'individuo manifesta un altro flusso istantaneo di elettrico, il quale (stando alla manifestazione del galvanometro) va nel senso stesso della corrente continua. II. Parimente intorno ad un telarino di legno (fig. 215.) si avvolgano due fili di rame vestiti di seta, uno (AB) più fino, ed uno (CD) più grosso; inoltre i due capi (A, B) si mettano in comunicazione col filo del galvanometro; e quindi si faccia entrare, e poi sospendasi la corrente elettrica pel filo più grosso. Prima il reometro accuserà una corrente istantanea inversa, e poi un'altra simile diretta.
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Abbiansi
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