III. Avviene l'analogo, se pel filo più grosso, o per una delle due spirali (fig. 216.) si faccia scorrere l'elettricità di una bottiglia leidense. IV. Anche in un solenoide percorso dalla corrente si osserva, che all'interrompere di questa ne nasce un rinforzo di intensità; il quale è tanto maggiore quanto il circùito è più lungo, e si rende palese o per la luce che brilla più vivida, o per uno scotimento, che soffre la persona che comunica colle due estremità del circùito voltaico. il che vuolsi ascrivere alla corrente, cui ciascuna spira circuìta dall'elettrico eccita nelle vicine.
V. Anzi disponendo un certo numero di spirali (fig. 217.) in maniera, che in prossimità e parallelamente alla prima (A) se ne ritrovi una seconda (B), e questa comunichi con una terza (C) distante quanto si vuole; a piccola distanza da questa terza ne esista una quarta (D) comunicante con una quinta (M) lontana; e davanti a quest'ultima (M) ne sia collocata una sesta (N), e così via dicendo; col far circolare o sospendere la corrente per la prima (A), si ànno le correnti istantanee, ma sempre più deboli, in tutte le altre spire.
II. DEFINIZIONI. 1° il fenomeno delle correnti istantanee, che si eccitano per la sola presenza di un'altra corrente, chiamasi induzione o influenza elettrodinamica.
2° La corrente, che produce l'induzione, viene detta induttrice o influitrice: e quella che ne nasce è detta indotta od influita.
3° Quando avvengono più induzioni contemporanee, perchè la corrente indotta è essa pure induttrice, la corrente voltaica dicesi corrente di primo ordine; la prima indotta è detta corrente di second'ordine o indotta primaria; quella indotta da questa à nome corrente di terz'ordine, o indotta secondaria; e così di sèguito.
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